Questa pratica, ormai comune tra gli agricoltori, permette di ottenere rendimenti ancora più elevati se fatta con i corretti mezzi tecnici di produzione
La concimazione localizzata alla semina e al trapianto rispettivamente di colture erbacee ed arboree offre numerosi vantaggi. Infatti, con questa pratica, si facilita l’affrancamento della giovane pianta e quindi lo sviluppo dell’apparato radicale (soprattutto con gli apporti di azoto e fosforo) in modo tale da ottenere colture più resistenti alle avversità abiotiche e che portino ad elevate produzioni di qualità. Inoltre si riducono i dosaggi di concime da utilizzare, si risparmia sulla manodopera e sui costi di distribuzione e si favorisce la sostenibilità ambientale evitando perdite di azoto e fosforo, impedendo così l’inquinamento delle falde o problemi di eutrofizzazione nelle risorse di acqua del territorio.
Ulteriori vantaggi competitivi possono essere ottenuti grazie ai concimi microgranulari EasyStart® ad alta tecnologia di COMPO EXPERT Italia che favoriscono lo sviluppo radicale garantendone un ottimo affrancamento; in questo modo la pianta supera più facilmente gli stress ambientali sfruttando a pieno il suo potenziale genetico. La gamma EasyStart® si contraddistingue per il contenuto in azoto, elemento fondamentale in questa fase per la costituzione di biomassa vegetale e per la sua influenza su crescita e accestimento. Inoltre il fosforo, distribuito direttamente nelle vicinanze del seme, viene facilmente assorbito evitando i noti problemi di insolubilizzazione e retrogradazione favorendo la germinazione, l’equilibrio tra apparato epigeo ed ipogeo e la ripresa vegetativa dopo le gelate invernali. Da non sottovalutare il contenuto in microelementi quali: zinco, indispensabile nella formazione di alcuni complessi enzimatici, influenza la formazione di auxine e favorisce la germinazione; manganese, coinvolto nella fotosintesi clorofilliana e nella sintesi di alcuni aminoacidi; ferro, parte integrante o cofattore di alcuni enzimi coinvolti nella fotosintesi, nell’assorbimento di azoto e nella sintesi di ormoni che influenzano lo sviluppo della pianta e la resistenza agli stress abiotici.
EasyStart® Plus e EasyStart® Microfast contengono azoto ISODUR® (Isobutilidendiurea) e sotto forma di ureaformaldeide. Queste forme di azoto a lenta cessione permettono di soddisfare pienamente le esigenze delle colture durante le prime fasi e di accompagnarle fino alla prima concimazione di copertura. Le due forme azotate a lenta cessione hanno modalità di cessione complementari tra loro: ISODUR® cede azoto grazie a processi idrolitici (in presenza di acqua) mentre l’ureaformaldeide lo cede mediante la degradazione operata dai microrganismi (in condizioni di temperature medio-alte); quindi, in sintesi, l’azoto viene rilasciato in modo continuo in tutte le condizioni ambientali. ISODUR®, inoltre, ha il più basso indice di salinità tra tutti i concimi azotati, pertanto la concimazione localizzata a diretto contatto col seme anche nelle colture più sensibili non provoca stress osmotici. EasyStart® Plus contiene anche potassio che si rivela molto utile nell’accestimento e nella resistenza alle gelate delle giovani piante.
EasyStart® TE-Max BS invece, oltre alla presenza di azoto, fosforo e microelementi, contiene il batterio Bacillus Subtilis E4CDX® che, grazie alla rapida capacità di propagazione e all’intensa attività, facilita l’assorbimento degli elementi nutritivi da parte della coltura e sostiene quindi la sua crescita. In particolare, Bacillus Subtilis E4CDX® promuove lo sviluppo radicale grazie alla produzione di sostanze ormono-simili, solubilizza il fosforo retrogradato e agevola l’assorbimento di microelementi grazie alla produzione di chelanti naturali.
La granulometria della linea EasyStart® (0,5-1,4 mm) permette di effettuare al meglio la concimazione localizzata in quanto, essendo i microgranuli fini, omogenei e senza polvere, scorrono nel sistema di distribuzione senza provocare problemi. La dose consigliata di EasyStart® per le colture estensive è di 20-40 kg/ha e, considerando condizioni di coltivazioni ordinarie, verranno applicati circa 7-10 microgranuli per ogni cariosside seminata di frumento e circa 400 microgranuli per ogni di cariosside di mais.
Garantendo la presenza di un adeguato numero di microgranuli per ogni seme con al loro interno ogni nutriente si sostiene la coltura già durante il corso delle prime fasi rilasciandoli dove e quando serve senza alcuno spreco.